sabato 15 giugno 2013

Cosa faremo per Rufina e Londa  ?                                                                                                            
Ecco il primo passo da cui iniziare
Sabato 4 maggio 2013 l' amministrazione di capannori ci ha illustrato il progetto rifiuti zero,ma piu che un progetto una realta in atto,nel 2007 è partito il progetto che entro il 2020 portera zero rifiuti in discarica o a incenerimento,o per meglio dire il 100% di rifiuto riciclato,passando da cio che era rifiuto a una risorsa,il comune di capannori gia nel 2011 aveva raggiunto l'82% di rifiuto riciclato,al 2012 si stima un 84,86%,tutto questo non solo con un grande vantaggio per l'ambiente,ma con vantaggio anche al portafoglio sia del comune che dei cittadini,quando in tutti i comuni di italia il cittadino si vede salire le bollette, per il cittadino di capannori la situazione è inversa,scendono. Gia , i costi di smaltimento hanno avuto una riduzione di 2milioni di euro,senza costruire nessun inceneritore,anzi quello che c'èra è stato spento,non solo, ci sono state 50 nuove assunzioni,e allora a chi insiste che il futuruo sono gli inceneritori(forse il futuro di oncologi , pompe funebri e conticorrenti di alcuni personaggi )e agli amministratori con il paraocchi consiglierei uno scambio di idee con il comune di capannori e anche con i cittadini,visto che dopo un iniziale riluttanza al porta a porta,nel 2012 il 94% dei cittadini si dice in pieno accordo con la politica adottata,a capannori si paga per cio che si butta veramente, le tariffe scendono, con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle nuove assunzioni, è stato riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini. La riduzione è stata pari al 20% sulla parte variabile.
Tutto questo com' è possibile? Prima cosa è diminuito il rifiuto indifferenziato non riciclabile alla fonte ,grazie al porta a porta è stato possibile aumentare il differenziato,incentivando il cittadino a farlo ,a capannori si puo controllare la quantità e la tipologia di rifiuto con un sistema di sacchetto con chip che monitora il tipo di rifiuto generato,e da li la tua tariffa,si capisce l'impegno del cittadino a differenziare molto piu di una volta,dato che paga per cio che fa e non perchè deve pagare, e quando differenzio molto non vado piu a smaltire un ammasso di materiali ma a vendere la plastica , il vetro , l'alluminio , il tetrapak,ecc... a capannori da una spesa di 80euro tonnellata per per smaltire il multimateriale si è passati a un ricavo medio di 37euro tonnellata,per la carta 20 euro 'per il cartone 90euro,insomma per farla breve l'unica voce di costo è l'organico ,che viene conferito a pitigliano sito di compostaggio a 20 km dal comune,(ricordo che dal compostaggio oltre a fare del buon terriccio,con il sistema anaerobico si puo anche fare metano) altra voce di costo il rifiuto indifferenziato, (esistono sistemi gia in funzione tipo a vedelago che abbassano ulteriormente,la parte non riciclabile all 1-2% della parte indifferenziata,cioè zero) che per legge se ne deve occupare la provincia per un costo di 120euro a tonnellata,si capisce che rifiuti zero = costo zero. Anche a chi i temi dell'ambiente non colpiscono,colpira il risparmio di vile denaro,una famiglia di 3 persone che vive in un appartamento di 100 mq,paga mediamente,dico mediamente perchè una parte della tassa è variabile in base ai rifiuti,200 euro all' anno,non è il minimo ma la media.
Che dire l'amministrazione ,è molto ottimista sul fatto di raggiungere obbiettivo rifiuti zero,anche perchè già i risultati ottenuti rispettano le aspettative anteposte , la data del 2020 potrebbe essere anticipata,con beneficio per i cittadini,per l'ambiente e senza dimenticare che per il bene de le generazioni future non abbiamo alternative,questo a capannori lo sanno,se questa politica si diffonderà , diremmo veramente addio a discariche e inceneritori.

Dunque,un futuro migliore è possibile non importa andare lontano per avere esempi positivi. Anche a pochi km da casa nostra,senza varcare i confini italici,ma non è l'unico esempio ci sono molti comuni virtuosi un altro è montespertoli e in giro per l'italia altri ancora,questa è LA PROVA CHE SI PUO FARE ,strano è ,nessuno ne parla mai , anzi peggio molti fanno esempi con gli inceneritori in austria, in germania e altri posti ma senza dire che è 40 anni che sono accesi e sono prossimi allo spengimento,sono una tecnologia superata e pericolosa per la salute,nonche costosa,perchè pagare per smaltire,smaltire una materia prima sempre piu costosa,quando si puo essere remunerati per la materia prima,perchè spendere decine di milioni di euro per un inceneritore,quando esistono sistemi a impatto zero (vedi anche vedelago)che sono anche convenienti,perchè?
io un perchè me lo immagino.

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